
Statisticamente quante donne colpisce? E in che età?
Contrariamente a quanto accade negli uomini, la calvizie femminile si manifesta a qualsiasi età fino a 50 anni e oltre, non ha chiara matrice ereditaria e non segue alcuno schema riconoscibile di diradamento diffuso sul cuoio capelluto tipico dell’alopecia femminile.
Una donna che nota l’inizio della calvizie potrebbe non essere sicura se la perdita di capelli è temporanea o permanente; ad esempio spesso accade a causa di eventi recenti come una gravidanza o una malattia che può essere associata a un diradamento temporaneo dei capelli.
Cause
La calvizie femminile può essere causata da diversi fattori, a ciascuno di essi corrispondono forme di alopecia diverse che vengono classificate in cicatriziali e non cicatriziali, cioè irreversibili e reversibili.
Le forme di alopecia più spesso riscontrate sono di tipo non cicatriziali; in tal caso non avviene atrofizzazione definitiva dei follicoli piliferi, i quali una volta stimolati riescono a riprendere la fase di crescita. Possono essere causate da vari fattori: genetici ed ormonali, fisico-chimici, nutrizionali-metabolici, infettivi.
Alcune tra le cause più comuni di calvizie femminile di tipo non cicatriziale sono:
- Stress. Spesso si presenta come dermatite seborroica, psoriasi o seborrea.
- Traumi fisici e/o emotivi che possono condurre a effluvium telogen, massiccia perdita di capelli causata della durata di circa un paio di mesi.
- Malattia autoimmune. I globuli bianchi attaccano i follicoli piliferi, invece di difenderli, provocando una cospicua perdita di capelli a chiazze.
- Disordini nervosi, o circolatori o alimentari, scompensi vitaminici o disfunzioni ormonali.
- Gravidanza.
- Menopausa.
Tra le cause più comuni di calvizie femminile di tipo cicatriziale troviamo invece:
- Tendenza a grattarsi o tirare i capelli.
- Esposizione a radiazioni.
- Invecchiamento.
Conseguenze estetiche e psicologiche
Per una donna la propria capigliatura è solitamente motivo di vezzo, simbolo di femminilità e bellezza e tutte se ne prendono cura per dare una certa immagine di sé alle altre persone. Quindi se si verifica una caduta dei capelli più cospicua e prolungata del solito, subentrano stati di ansia e insicurezza psicologica.
La caduta dei capelli nelle donne porta a conseguenze psicologiche che possono essere profonde e non facilmente individuabili, manifestando stati di ansia, nei casi più gravi la depressione e il disturbo evitante di personalità.
E’ importante non sottovalutare il risvolto psicologico ed etichettarlo solo come disagio estetico.
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